Da uno studio condotto dalla Bocconi risulta che le aziende investono in compliance circa il 14% dei costi generali.
Tanto, poco? Dipende.
La compliance può apparire un costo alto, ma diventa irrisorio rispetto alle conseguenze dovute al mancato rispetto di leggi, regolamenti e norme volontarie. In realtà, risulta gravemente deficitario quando oltre a effetti sull’operatività, ad esempio dovuto all’interruzione di servizio o ad un breach di sistema, le conseguenze possono essere molto più drammatiche, fino ad arrivare ai casi estremi quando di mezzo c’è la salute delle persone.
È fondamentale investire in compliance in modo efficace, poiché approcci formali, siano essi troppo burocratici ovvero non commisurati al rischio, non risultano in grado di tutelare le aziende sul piano preventivo e nei casi peggiori, successivamente al concretizzarsi dei rischi che si sarebbero potuti gestire con un approccio corretto e sostanziale alla compliance.